La Direzione nazionale del Pri/Soluzioni più consone alle necessità delle aziende Tutelare i lavoratori precari La Direzione Nazionale del Pri, riunitasi a Roma il giorno 17 aprile 2012, approva la relazione e la replica del Segretario nazionale. Esprime il vivo auspicio che il Parlamento nazionale approvi tempestivamente il disegno di legge, presentato dal governo Monti, per la riforma della normativa vigente in materia di contratti e di rapporti di lavoro per le imprese private, anche con riferimento all'articolo 18 della legge 300 del 1970 (statuto dei lavoratori). Il provvedimento in questione, che non risolve il problema degli eterni precari, integrato dagli auspicati ed opportuni aggiustamenti circa la cosiddetta "flessibilità in entrata, rappresenta un'accettabile mediazione tra le esigenze contrapposte che si sono confrontate, sulla questione, in questi ultimi mesi. La Direzione repubblicana, tuttavia, ritiene che i contenuti espressi a suo tempo nel protocollo di intesa stilato a Palazzo Chigi, che aveva registrato l'accordo di tutti i soggetti impegnati nella discussione con il governo, con la sola riserva espressa da Cgil, rappresentavano una soluzione più idonea e più efficace per il conseguimento dell'obiettivo di una cornice legislativa più consona alle necessità delle aziende industriali nazionali, che operano in un sistema economico aperto, competitivo e globalizzato. La Direzione auspica che il governo possa individuare soluzioni più equilibrate per quanto attiene i costi di finanziamento dei nuovi meccanismi (l'assicurazione sociale) di ammortizzatori sociali (in sostituzione della cassa integrazione), che al momento è previsto debbano gravare esclusivamente sui datori di lavoro. E' per questo motivo che la Direzione nazionale del Pri ritiene che ogni eventuale o ulteriore modifica, che introducesse altri vincoli all'operatività del sistema produttivo, rappresenterebbe un ostacolo all'auspicata ed attesa prospettiva di sviluppo economico ed occupazionale del nostro Paese. In tal senso, la Direzione nazionale dà mandato al comitato di segreteria di verificare che il testo della legge che verrà portato all'approvazione delle aule parlamentari non risulti stravolto, in relazione agli auspici ed agli obiettivi prima indicati; e conseguentemente definire la posizione da assumere in sede di votazione della legge stessa. La Direzione nazionale, comunque, valuta positivamente l'abolizione della normativa pregressa e la conseguente estensione anche alle aziende con meno di 15 addetti della nuova prevista regolamentazione contrattuale, convinta che questa decisione potrà contribuire a creare un sistema di aziende meno parcellizzato e quindi più in linea con le realtà dei paesi dell'area OCSE. Infine, la Direzione sostiene con convinzione il radicale cambiamento che viene introdotto a tutela dei lavoratori precari (essenzialmente giovani e donne), che hanno sofferto in questi ultimi anni di una forte emarginazione in materia di tutela salariale e normativa. Il Comitato di segreteria del PRI valuterà l'evolversi dell'iter parlamentare ed è delegato, di concerto con i parlamentari repubblicani, ad esprimere l'atteggiamento da assumere nel voto finale. |